Beach Volley: 5 buoni motivi per allenarsi sulla sabbia

Il beach volley è indiscutibilmente associato a divertimento, benessere ed estate. Non c'è spiaggia che non abbia un campo da beach volley o che non inviti a fare qualche semplice scambio sul bagnasciuga. Inoltre, è sempre più frequente anche nei centri sportivi di tutte le città diventando così uno sport praticabile tutto l'anno, non solo durante l'estate. È uno sport accessibile anche ai principianti, un'eccellente opportunità per rilassarsi praticando attività fisica, socializzare e godersi l’aria aperta. Giocare a beach volley, quindi, non è solo divertimento sotto il sole ma porta con sé numerosi vantaggi: coinvolge tutti i gruppi muscolari, è un modo eccellente per restare in forma, divertirsi e liberarsi dallo stress!

Ecco 5 buoni motivi per aggiungere il beach volley alla tua routine di allenamento estiva:

• Tonificazione muscolare: grazie ai salti e agli spostamenti veloci sulla sabbia aiuta a tonificare e rafforzare i muscoli di gambe, glutei e addominali.
• Miglioramento dell'equilibrio e della coordinazione: giocare sulla sabbia, una superficie instabile, richiede maggiore equilibrio e coordinazione, migliorando così queste abilità in modo significativo.
• Benefici cardiovascolari: è un'attività aerobica che accelera il metabolismo, migliorando la capacità respiratoria e la salute del cuore.
• Salute di piedi e caviglie: la sabbia riduce lo stress biomeccanico su tendini e articolazioni, rendendo il beach volley particolarmente benefico per piedi e caviglie.
• Calorie bruciate: giocare a beach volley è un ottimo modo per bruciare calorie, mantenersi in forma e migliorare la composizione corporea.

Il riscaldamento

Il riscaldamento, anche nel beach volley, è un momento di grande importanza a cui gli atleti devono porre attenzione per prevenire gli infortuni. È fondamentale dividerlo in due parti:

• Riscaldamento generale: avviene su un terreno stabile, è caratterizzato da un’attivazione con corsa blanda (3 minuti), corsa con diverse andature e in diverse direzioni (4 minuti) e attivazione della core (3 minuti). L’obiettivo è l’innalzamento della frequenza cardiaca per preparare il corpo alla fase di riscaldamento specifico.
• Riscaldamento specifico: da svolgere sulla sabbia, è caratterizzato da esercizi sport-specifici con l’uso della palla, inserendo salti e cambi di direzione.

Entrambe le fasi del riscaldamento sono importanti per preparare al meglio il corpo alla fase di gioco e per non incorrere in infortuni.

Cosa fare in caso di infortunio

Tra i più comuni infortuni nel beach volley troviamo la distorsione di caviglia, solitamente causata da un atterraggio sbagliato o da improvvisi cambi di direzione.

L’aspetto positivo è che solitamente si tratta di traumi “leggeri” per i quali non è necessario un intervento chirurgico, allo stesso tempo però la qualità del recupero fisioterapico è fondamentale per impedire l’insorgere di recidive che potrebbero portare a un’instabilità dell’articolazione.

La fisioterapia è caratterizzata da diverse fasi:

• Prima fase: in un primo momento è fondamentale una corretta gestione del carico nel rispetto del dolore; la gestione del dolore ha un ruolo cruciale in questa fase in cui si può procedere con terapia fisica (tecar e laser) per ridurre l’infiammazione e con caute mobilizzazioni per ripristinare il range articolare.
• Seconda fase: allenamento propriocettivo e di rinforzo muscolare, si usano superfici diverse per preparare al meglio la caviglia alla terza fase.
• Terza fase: è il return-to-play, si continua con un allenamento propriocettivo inserendo esercizi sport specifici, in questo caso sarà fondamentale l’utilizzo della palla su diverse superfici.

È quindi fondamentale affidarsi a un fisioterapista per il recupero post distorsione di caviglia per non incorrere in recidive e tornare a praticare sport in tranquillità e sicurezza.