La localizzazione dell’artrosi all’anca è molto frequente. Nel tempo, il consumo della cartilagine determina una progressiva disabilità con perdita di autonomia nella deambulazione e nelle più comuni attività della vita quotidiana. Quando il dolore diventa incontrollabile e i comuni farmaci anti-infiammatori risultano inutili, l’impianto della protesi è il metodo chirurgico più comunemente utilizzato.
Tuttavia l’intervento può essere controindicato per alcuni pazienti molto anziani, obesi o con patologie concomitanti gravi. In questi casi, la somministrazione di una corrente elettrica ad alta frequenza – la “radiofrequenza” – in due sedi specifiche dell’anca risulta essere un valido e alternativo trattamento del dolore. È una cura palliativa antalgica il cui unico obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita riducendo consistentemente la percezione del dolore. È una procedura percutanea, eseguibile in pochi minuti con l’utilizzo di due semplici aghi.